I DISEGNI di bambini e ragazzi nei libri in foglio

 

   

· IL DIARIO DI MARCO nei suoi disegni 2010

 

· Consiglio sempre ai genitori e alle insegnanti di raccogliere ogni segno e disegno del bambino. Ci si procura un raccoglitore con tante buste di plastica e giorno per giorno nasce questa raccolta ordinata che testimonia ogni tappa dello sviluppo delle tecniche, degli interessi, dell’osservazione del bambino. È questo il suo primo diario.

· Dai 3 ai 6 anni il bambino investe nel disegno il suo desiderio di vedere e trasformare la realtà che sta intorno a lui. Ogni tecnica è una conquista che permette a un bambino di realizzare il suo messaggio con motivazione sempre nuova.

· Nel diario disegnato di Marco troviamo quel che distingue ogni produzione diaristica: la volontà, il desiderio di fissare il punto di vista come prova della originalità di ogni esistenza.

· Marco riesce bene a farlo e ogni giorno aggiunge, col nuovo disegno, un nuovo particolare che permette a tutti di comprendere come un bambino così piccolo inizi a comunicare nel modo più proprio (e più pieno e difficile): gli animali, la natura, le tante figurine, i giochi, l’ambiente. Sono tutti temi che Marco tratta con interesse e passione per donarci la sua visione del mondo.

· A chi cresce e si sente stanco e annoiato e fatica a ubbidire e fare i compiti, Marco oppone il suo fare libero e gioioso e forte!

· L’ambiente in cui Marco vive aiuta in pieno questa sua (e di tutti i bambini) disponibilità naturale. Disegna volentieri perché trova a disposizione e usa tanti materiali diversi. Ogni soggetto richiede il suo segno. la sua maestra Marina con i genitori creano una serie di momenti favorevoli al fare, al cercare e stimolano proponendo i materiali, le tecniche, il fare.

· Le ultime quattro facciate di questo libro riportano per intero il libro Con un punto completamente disegnato. È una prova fantastica della più felice invenzione del piccolo autore. In ogni pagina di quel libro di 10x10 centimetri un semplice punto, mostrato sempre in movimento e trasformato, diventa la base per un disegno originale che nasce “per relazione” con il punto stesso. Sono 22 disegni creativi dove si dimostra la forza interpretativa nell’usare quel punto, richiamandolo a sempre nuovi ruoli.

 

dalla quarta di copertina

 

 

 

 

· L'ARCA DI MATTIA 2009

 

Nell’arca di Mattia non ci sono sbarre, reti e gabbie. Gli animali, nell’acqua, sulla terra, nell’aria, si muovono liberi, felici, pieni di energia e forza. Il segno metallico e duro della penna biro è il più adatto per il disegno di animali che guizzano, corrono, volano occupando lo spazio vitale come protagonisti con la loro unica bellezza.

Ecco allora il pescecane imponente nella sua forza priva di ripensamenti, il terribile serpente fermo sull’attenti nell’attimo prima dell’attacco. Il pesce gatto è orgoglioso dei suoi baffi sparati. Due grossi elefanti mostrano guardandosi orgogliosi le zanne preziose. Vivono forse nel paradiso terrestre. L’uomo ancora non ha posato su di loro i suoi occhi. L’enorme mammut arranca. Scala la montagna che è appena più grande di lui. I pesciolini rossi nel vaso colmo scoprono l’oceano. Tre grossi uccelli (colombi o gabbiani) volano liberi nel cielo grande come il foglio.

E poi il gatto, bello, paffuto, simpatico, vive spensierato la sua giornata: gioca e segue i bambini, beve il latte, ammira interessato il pappagallo sul trespolo e il pesce rosso nel suo castello.

Un cane inferocito rompe la catena e insegue il gatto fino ai piedi dell’albero. Che scena mirabile! Il grosso pesce riesce a rompere la rete e fugge dai pescatori.

Il segno di Mattia non è mai stanco, frusta il foglio e ricava, oltre questi isolati disegni che riempiono la pagina, intere storie, sequenze ricche di avvenimenti dove anche l’ambiente viene evocato in modo sicuro dalla forza del narrare. Questi fogli che ho ora davanti agli occhi hanno per me come ingrandito l’universo. Un’abilità nuova, quasi segreta, appare miracolosa come il libero piacere di fornire una personalità alle bestie di questo libro.

Un segno sottile dichiara la forma con un piacere così intenso e vitale da essere contagioso. Infatti, vorrei subito vedere altri disegni per sapere come prosegue la storia del giovane disegnatore Mattia che ha inventato il suo mondo, popolato di bestie, solo con la penna biro.

dalla quarta di copertina

 

 

 

   
 

 

 

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